L’introduzione del CIN, ovvero il Codice Identificativo Nazionale, ha portato un cambiamento significativo nel settore degli affitti brevi. Questa misura, emanata dal Ministero del Turismo, punta a garantire trasparenza e sicurezza per chi affitta e per chi cerca una sistemazione turistica. Vediamo quali sono le principali caratteristiche del CIN, una delle novità del 2024 relative alla normativa sugli affitti brevi.
Cos’è il CIN e a cosa serve?
Il CIN è un codice univoco che identifica ogni immobile destinato agli affitti brevi, contribuendo a distinguere tra strutture registrate regolarmente e non. La sua introduzione rappresenta un passo avanti verso la trasparenza del settore turistico, permettendo ai clienti di riconoscere le strutture legali e sicure.
Il CIN è particolarmente rilevante per contrastare fenomeni come l’evasione fiscale e per tutelare i consumatori, che ora possono verificare l’autenticità degli alloggi su piattaforme come Airbnb, Booking e altri portali di prenotazione online. Questo codice è obbligatorio per ogni immobile che viene affittato per periodi brevi, ovvero inferiori a 30 giorni consecutivi.
Quando è richiesto e chi deve ottenerlo?
Il CIN è obbligatorio dal settembre 2024 per chiunque affitti immobili a fini turistici per periodi brevi. Questo include non solo i proprietari che affittano occasionalmente, ma anche le società di gestione immobiliare, le agenzie e i gestori di bed & breakfast.
Ottenere il CIN è un passaggio necessario prima di pubblicare un annuncio di affitto. L’assenza del codice può comportare sanzioni amministrative, e molti portali, per permettere la pubblicazione degli annunci, lo richiedono obbligatoriamente.
Proroga per l’ottenimento del CIN al 2025
Vista la complessità di adeguamento alle nuove normative, il Ministero del Turismo ha concesso una proroga fino al 1º gennaio 2025. Questo termine esteso offre ai proprietari e ai gestori di strutture più tempo per mettersi in regola senza incorrere in sanzioni.
Per un turismo più sicuro e trasparente
L’introduzione del Codice Identificativo Nazionale per gli affitti brevi ha l’obiettivo di rendere il settore più trasparente e sicuro. Grazie al CIN, i turisti possono individuare facilmente strutture affidabili e legali e l’amministrazione fiscale ha una maggiore tracciabilità delle locazioni, riducendo la concorrenza sleale con le strutture alberghiere tradizionali.
Il CIN è destinato a diventare uno strumento essenziale per chi opera nel settore degli affitti brevi, offrendo vantaggi sia ai proprietari che ai turisti.
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