

Le novità del “decreto semplificazioni” sul Superbonus: niente alberghi, sì a case di cura con nuovi tetti di spesa; agevolati anche gli ascensori.
Non sarà più necessaria l’attestazione di stato legittimo ma basterà solo la CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata). Le nuove semplificazioni favoriranno soprattutto i condomini, finora rimasti bloccati nell’avvio di lavori, nella maggior parte dei casi.
In attesa della proroga del Superbonus al 2023, questa novità permetterà , nelle intenzioni del governo, di accelerare i lavori superando gli ostacoli e risparmiare denaro.
La documentazione rilasciata da un tecnico abilitato, in cui risulti la regolarità dell’immobile e l’assenza di violazioni urbanistiche (il cosiddetto “stato legittimo”), non dovrà più essere presentata. Questo però solamente ai fini del Superbonus. Il decreto precisa, infatti, che «resta impregiudicata ogni valutazione circa la legittimità dell’immobile oggetto di intervento».
Eventuali abusi potranno quindi essere segnalati e puniti, ma non sarà compito del tecnico accertarli preventivamente. Secondo il ministero della Pubblica Amministrazione, sarà così possibile in media 3 mesi di tempo e complessivamente 110 milioni di euro. Gli eccessivi adempimenti burocratici, aggravati dalla situazione di lockdown, hanno frenato l’accesso alla misura soprattutto da parte dei condomini, limitando la portata stessa di tale agevolazione.
Barriere architettoniche, case di cura e Hotel
Malgrado l’ampia richiesta, i cantieri sono rimasti fermi. A fine aprile erano state presentate appena 12.745 domande, di cui solo il 10% relative a condomini e il restante 90% per edifici unifamiliari e unità immobiliari autonome.
Tra le novità introdotte dal decreto c’è anche la possibilità di usufruire del bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche. La misura non è a favore solo dei disabili, ma anche degli ultrasessantacinquenni. L’ottenimento dell’agevolazione è però possibile solo a condizione che i lavori di rimozione degli ostacoli, tra cui rientra anche l’installazione di ascensori, siano realizzati insieme ad altri interventi incentivati dal Superbonus.
Altra novità è quella relativa a strutture come case di cura, ospedali, collegi e convitti, ospizi, conventi e seminari, oltre che le caserme. I lavori realizzati su questi immobili potranno sfruttare il 110%, a patto che i titolari svolgano attività di prestazione di servizi sociosanitari e assistenziali e i membri del Consiglio di amministrazione non percepiscano alcun compenso o indennità di carica.
L’estensione era inizialmente prevista anche per alberghi e pensioni; a causa dei costi, tali strutture sono rimaste escluse, nonostante il periodo di crisi appena trascorso.
Fonte: repubblica.it
Noi di RealDigitale possiamo aiutarti a pianificare una strategia di digital marketing mirata al raggiungimento di obiettivi chiari e misurabili. Dai la svolta decisiva per migliorare vendite e acquisizioni della tua Agenzia con il Marketing Immobiliare. Contattaci qui: CONTATTI.
Lascia un commento