
Affitti brevi a Firenze: l’importanza del CIN e le recenti proteste
Dal 1° gennaio 2025è entrato in vigore l’obbligo delCIN, il Codice Identificativo Nazionale per gli affitti brevi, e a Firenze in questi giorni si sono scatenate proteste a riguardo.
La questione ha generato dibattiti tra residenti, proprietari e istituzioni, mettendo in evidenza l’importanza di regolamentare un settore in continua crescita.

L’importanza del Cin
A partire dal 2025, il Cin è diventato obbligatorio per tutte le unità immobiliari destinate agli affitti brevi e alle strutture ricettive. Questo codice, assegnato dal Ministero del Turismo, è essenziale per regolamentare il settore e garantire trasparenza, soprattutto in città d’arte come Firenze, dove il turismo è una risorsa preziosa ma anche una sfida per la gestione del tessuto urbano.
Se vuoi sapere di più su cos’è e come funzione il CIN leggi il nostro articolo.
A Firenze, il Comune ha definito criteri specificiper l’esposizione del Cin, in collaborazione con la Sovrintendenza. Per le zone comprese nel perimetro Unesco, le targhette devono rispettare rigidi standard estetici:
- dimensioni ridotte (6×2 cm)
- materiale in ottone
- scritte nere
- posizionamento discreto nei pressi del campanello
Al di fuori dell’area Unesco, le targhette possono avere dimensioni leggermente maggiori (8×2 cm), ma mantengono lo stesso materiale e colore.
Queste misure fanno parte del piano “Turismo sostenibile & città vivibile”, pensato per armonizzare il turismo con il decoro urbano e la vivibilità dei residenti.
Per i proprietari di immobili destinati agli affitti brevi, adeguarsi all’obbligo del Cin non è solo una questione di rispetto della legge, ma anche di professionalit. Il codice è un segno di trasparenza che rassicura i turisti e contribuisce a migliorare l’immagine complessiva della struttura ricettiva.
Affitti brevi a Firenze: le proteste
Nonostante l’obbligo del Cin, molti proprietari di case vacanza a Firenze non si sono ancora adeguati alla normativa. Questo ha alimentato il malcontento tra i cittadini, che accusano gli affitti brevi di peggiorare il mercato della locazione residenziale, aumentando i prezzie riducendo l’offerta per chi cerca una casa stabile.
Diverse azioni attuate da comitati e cittadini hanno acceso i riflettori su un problema che non riguarda solo Firenze, ma molte altre città italiane: la necessità di controllipiù rigorosi per garantire il rispetto delle normative e tutelare sia i residenti che i turisti.
In una città come Firenze, dove il patrimonio storico e artistico è parte integrante del fascino turistico, il rispetto delle normative è cruciale per preservare l’equilibrio tra turismo e vivibilità urbana.
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