
Secondo Gabetti sono 11 milioni gli edifici da riqualificare per raggiungere l’obbiettivo del 2030
Utilizzando gli incentivi statali (Ecobonus, Sismabonus, Superbonus 110%) per riqualificare gli edifici attualmente in classe F e G si potrebbe arrivare facilmente a raggiungere gli obbiettivi di emissioni di Co2 stabiliti dall’Agenda 2030. Una ricerca dell’Ufficio Studi di Gabetti e Gabetti Lab fotografa l’impatto economico ed energetico degli interventi finanziati.
L’indagine è stata condotta su un campione di 138 condomini, pari a 3820 unità immobiliari, che usufruiranno in varia misura degli incentivi per l’efficientamento energetico.
La stima che ne risulta è che se in Italia venissero riqualificati tutti i circa 11 milioni di edifici classificati nelle classi energetiche F e G la riduzione delle emissioni di CO2 potenziale sarebbe di circa il 50%.
Nello specifico 80 milioni di tonnellate CO2/anno, a fronte dei 94 milioni stimati dal gruppo di ricerca Energy & Strategy del Politecnico di Milano per il raggiungimento degli obbiettivi di riduzione di emissioni fissati dall’Agenda 2030.
“I vantaggi indotti dalla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio residenziale non sono soltanto di natura fiscale, – afferma Alessandro De Biasio, Amministratore Delegato di Gabetti Lab.
Accanto a questi, infatti, vanno considerati tutti gli effetti positivi garantiti:
- miglioramento del comfort abitativo,
- riduzione di gas con conseguente risparmio in bolletta,
- messa in sicurezza degli edifici,
- miglioramento estetico delle facciate,
- rilancio dell’attività edilizia,
- riduzione di emissioni di CO2
- aumento del valore di mercato dell’immobile.
L’avvio su larga scala di un processo di ristrutturazione degli edifici, che non rispondono agli standard abitativi in termini di risparmio energetico, potrebbe provocare una notevole riduzione della CO2 e attenuare le conseguenze negative del cambiamento climatico a cui le nostre città e i territori sono esposti”.
Impatto economico del superbonus 110
L’impatto economico degli interventi pianificati sulle unità abitative analizzate, secondo l’analisi, è di 138.487.563 euro, di cui 125.095.424 euro legati agli interventi di isolamento termico.
La quota di cessione di credito di imposta è pari a 123.559.652 euro, con un residuo a carico del condominio pari a 14.927.911 euro. In termini percentuali, significa una cessione complessiva dell’89% degli importi dei lavori.
Impatto energetico degli incentivi statali
L’abbattimento del fabbisogno energetico medio stimato per i condomini analizzati, che vedono un totale di 213.531 mq di isolamento termico, è del 53%, mentre la percentuale di risparmio energetico medio stimata è del 48%. A confermare questi valori positivi, il salto di classe energetica medio che è stato stimato intorno a 3,2.
Risparmio in bolletta grazie al superbonus
Un altro degli aspetti positivi che l’analisi ci restituisce è la riduzione del consumo di gas. Partendo dalla stima del consumo di gas complessivo dei condomini ante operam l’abbattimento stimato del consumo al metro cubo di gas post-intervento è del 37%.
Il risparmio, in termini di minor gas utilizzato per riscaldare l’abitazione e per la produzione di acqua calda, determina anche una riduzione dei costi annuali di utilizzo del gas che, per i 74 edifici del campione, è stimata al 43%.
A migliorare è anche il rendimento medio stagionale del rapporto tra calore fornito dalla caldaia e energia consumata. Dall’analisi dei dati si nota che, se ante-operam questo rapporto è pari all’82%, con gli interventi di ristrutturazione energetica si arriva al 106%.
Questo, avrà un impatto notevole in termini sia di risparmio economico in bolletta e nei costi condominiali, sia di incremento del valore di mercato dell’immobile.
Infine, un terzo dato che si è riusciti a ricavare è il risparmio di emissioni di CO2 che per i 74 condomini analizzati è stimato intorno al 51%.
Il superbonus 110 abbatte la trasmittanza
Un altro indicatore che la ricerca fornisce è la percentuale di abbattimento della trasmittanza, ovvero, quanto è migliorata dopo l’intervento di efficientamento energetico la capacità dell’involucro edilizio nell’isolare l’ambiente interno da quello esterno e contenere la dispersione di calore. La riduzione percentuale della trasmittanza termica grazie al superbonus 110 emersa è la seguente:
- strutture opache verticali (pavimenti): 83%
- opache orizzontali o inclinate (coperture): 84%
- strutture opache orizzontali o inclinate (pavimenti): 85%
- chiusure apribili e assimilabili (serramenti): 75%
Fonte: idealista
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